ineuronidellemuseSabato 17 ottobre dalle ore 8.45 a Prato si terrà il convegno dal titolo "I neuroni delle Muse. Le arti allo specchio delle neuroscienze contemporanee" presso il Teatro Metastasio in via Cairoli 59.
Artisti e scienziati affronteranno (e si confronteranno su) uno dei temi più emozionanti e affascinanti del dibattito tra arte e scienza, ovvero che rapporti intercorrono tra opere artistiche e funzioni cerebrali. L’Istituto di Fisiologia Clinica fa parte del comitato scientifico organizzatore dell’evento. Arte e Scienza, artista e scienziato: due mondi apparentemente distanti, da una parte quello dell'artista, soggettivo, introspettivo, personale, e non riproducibile; dall’altra quello dello scienziato, oggettivo e necessariamente riproducibile. Sebbene queste due realtà sembrino seguire percorsi paralleli, il confine tra arte e scienza pare destinato ad annullarsi. Ma, dove nasce questa necessità di incontrarsi, questo desiderio quasi inconscio di far incontrare due mondi solo apparentemente lontani? Forse dalla curiosità e dal desiderio dell'artista di voler essere, a sua volta, oggetto di studio, per conoscere meglio se stesso, il proprio stato d’animo, i sentimenti che prova e allo stesso tempo che suscita in colui che guarda la propria opera, e da quella dello scienziato di guardare attraverso la lente di ingrandimento i fini e complessi meccanismi alla base della creatività e della coscienza. Probabilmente, ma non solo. C'è anche una visione. Artista e scienziato vedono oltre, dipingono un mondo ancora nascosto, ma esistente, quello soggettivo interiore dell'artista e quello oggettivo, critico ed esterno dello scienziato. Quindi, come scrisse il famoso biologo Francois Jacob, è capire il visibile con l’invisibile, dove la capacità di vedere oltre l'esistente da due prospettive diverse diventa un elemento di attrazione tra questi due mondi. Per capire come arte e scienza siano intimamente legate, pur mantenendo ognuna la propria identità, basti pensare a quella componente del nostro cervello, i famosi “neuroni specchio”, che si attivano quando un individuo compie un’azione, ma anche quando un individuo osserva la stessa azione compiuta da un altro.

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