Il lavoro di ricerca dei gruppi che afferiscono a questa Macroarea si propone di rispondere alle necessità di tradurre i rapidi progressi nel campo della genomica e delle altre tecnologie omiche in una maggior comprensione dei meccanismi molecolari delle malattie.



L’area raccoglie gruppi di ricerca interdisciplinari e multidisciplinari, capaci di interpretare, verificare e

utilizzare dati prodotti dalle tecnologie avanzate (genomica, metabolomica, nanotecnologie…), come pure di delineare ed intraprendere percorsi di validazione di dispositivi biomedicali.

Le malattie cardio-vascolari, i quadri dismetabolici e le forme patologiche proliferative costituiscono le linee di ricerca specifiche su cui si basano programmi e protocolli di medicina traslazionale (dai laboratori all’arena clinica e viceversa).

Infatti, dai fluidi o dai tessuti dei pazienti, mediante tecniche di sequenziamento ed analisi su larga scala o metodi di biochimica classica, vengono identificati i “biomarcatori”. Queste molecole, in grado di caratterizzare un dato processo biologico, possono essere predittive di malattia e, utilizzate in sinergia con informazioni ottenibili dalla caratterizzazione clinica e da tecniche di imaging, possono coadiuvare i clinici nei percorsi diagnostici e terapeutici.

Numerosi sono i sistemi sperimentali utilizzati: dalle colture cellulari al lievito, ai tessuti, ad organi e modelli complessi.

Colture cellulari o modelli preclinici vengono impiegati anche per studiare meccanismi fisiopatologici alla base dell’eziopatogenesi di malattie, con lo scopo di identificare nuovi fattori coinvolti e poter valutare l’eventuale impatto positivo o negativo di molecole e/o segnali nell’insorgenza e/o nell’evoluzione della patologia in studio.