Dopo la pausa estiva riprende il ciclo di appuntamenti “Gli incontri nell’atrio” con un seminario dal titolo “I sensi a tavola: il cibo come ambiente arricchito”. L'appuntamento previsto per Martedi 6 ottobre ore 17,30 Auditorium Area di Ricerca CNR - Pisa tratterà il tema della cultura del mangiare, intesa non soltanto come il mero atto per la sopravvivenza, ma come un vero e proprio rito, un momento di convivenza e piacere già diffuso ai tempi dell'antica Roma. Si parlerà di percezione del cibo con Enrico Grassi (neurologo), di metabolismo con Alfredoe Quinones (medico internista), di evoluzione del gusto dai Romani ad oggi con Eleonora Agostinelli (insegnante e latinista), di marketing con Dino Martelli (imprenditore) che ha fatto della qualità il punto forza per la distribuzione mondiale di un prodotto tipicamente italiano: la pasta. A conclusione della giornata una dimostrazione gastronomica a firma dello chef Michele Martinelli saprà emozionare raccontando delle sensazioni provate nella creazione e preparazione di un piatto.
È evidente che il cibo ha uno stretto legame con il nostro organismo per questo sarà interessante scoprire quali meccanismi stanno alla base del processo che si attiva a contatto con i sensi.
Già nel 1700 Jean Anthelme Brillant-Savarin, politico e gastronomo francese, si riferiva al sapore come percezione combinata di gusto ed odore. Scrisse: "per conto mio, non soltanto sono persuaso che, senza la partecipazione dell'odorato, non esiste assaporamento completo, ma sono anche tentato di credere che l'odorato ed il gusto formino un solo senso". La scoperta di nuovi territori e il dominio di essi per la ricerca di nuovi sapori ed il commercio di questi, ha segnato la storia dell'uomo, dagli antichi romani ai nostri tempi. L'olfatto, senso ritenuto di secondo livello, è stato rivalutato nell'ottica della determinazione del sapore per i cibi. In particolare, l'olfatto retronasale, che a differenza dell'ortonasale nasce all'interno della bocca, ed è in stretto contatto con il gusto ed il tatto, sembra avere un ruolo dominante nell'apprezzamento del cibo.
Perché la scelta dell'atrio come luogo di incontro? L’atrio diventa il simbolo dell’informalità, la sede di incontri casuali dai quali possono nascere nuove idee e grandi progetti, integrandosi in percorsi articolati e multidisciplinari, che sono l’elemento essenziale e caratterizzante di questi seminari. Per l’alto numero di adesioni, pur permanendo lo spirito dell’atrio, questo seminario si terrà nell’Auditorium.
Questo progetto è ideato dal Dott. Alessandro Pingitore, ricercatore presso IFC-CNR, dal Dott. Assuero Giorgetti e Dott. Paolo Marzullo, medici ricercatori presso FTGM, da Mirko Passera, Luca Serasini e Massimo Giannoni, operatori tecnici presso IFC-CNR. Elemento essenziale e caratterizzante del progetto è l’integrazione inter- e multidisciplinare che pone al centro l'individuo nella sua complessità.