Dal 22 marzo fino al 2 luglio 2017, la prestigiosa cornice di Palazzo Blu ospiterà la mostra “Uomo virtuale”, a compimento di un percorso organizzativo che è partito due anni fa e che fin dall’inizio ha visto coinvolta l’Area della Ricerca del CNR di Pisa, e in particolare IFC per il suo cinquantennale impegno nel coniugare le scoperte della Fisica con le applicazioni diagnostiche della Clinica. Scopo della mostra è presentare al più largo pubblico e con il linguaggio più semplice ma non semplificato, il grande contributo della Fisica allo studio del corpo umano, anche nelle sue manifestazioni patologiche. L’idea, partita dall’Associazione “La Limonaia” di Pisa, ha aggregato intorno a sè il meglio della ricerca pisana: CNR, Università, Scuola Superiore S. Anna, Scuola Normale Superiore, Fondazione Stella Maris, INFN (che si è preso l’onere dell’organizzazione e del coordinamento generale). Il CNR è rappresentato principalmente dagli Istituti di Fisiologia Clinica, Neuroscienze, Nazionale di Ottica, Nanoscienze, ma anche altri Istituti dell’Area hanno dato il loro fattivo contributo.
Il Prof. Luigi Donato, che intuì, immediatamente conclusi i suoi studi universitari, l’importanza di esplorare la Fisiologia umana con quanto la Fisica e le tecnologie ad essa correlate hanno negli anni messo a disposizione della Medicina, è doverosamente membro del Comitato Scientifico della manifestazione.
IFC è presente sia direttamente che indirettamente con contributi che spaziano dall’imaging del corpo umano nella sua interezza alla visualizzazione del funzionamento di aspetti molecolari delle cellule. In particolare oltre a contributi per la Risonanza magnetica e la Radiologia, IFC ha direttamente curato diverse sezioni della mostra.
Per l’allestimento della sezione dedicata alla tomografia a raggi X, più comunemente nota come TAC, in collaborazione con i Laboratori Nazionali del Gran Sasso, sono stati realizzati dei modelli 3D che, attraverso dei giochi di luci e ombre, illustrano il meccanismo della ricostruzione di un oggetto tridimensionale a partire dalle sue proiezioni. Nella stessa sezione, a cura di IFC è stata anche allestita una sottosezione in cui si illustra una delle numerose applicazioni della micro-TAC (ovvero della variante "bench-side" ad altissima risoluzione della stessa tecnica di imaging): l’antropologia. Con questi strumenti, è possibile non solo studiare il corpo umano “com’è” ma anche “come è stato”, attraverso l’analisi non distruttiva ad alta definizione di reperti archeologici.
Per quanto riguarda l’ecografia, alla base della diagnostica clinica per immagini in molte branche mediche, saranno esemplificati con una apposita istallazione interattiva e filmati illustrativi, non solo i principi base di questa tecnica, ma anche le diverse applicazioni, compresi gli ambienti estremi (ecocardiografia subacquea).
Per la Medicina Nucleare, per cui IFC ha svolto un ruolo pionieristico in Italia e nel mondo, non solo con i primi scanner SPECT e le prime gamma camere per uso diagnostico, c’è la forte collaborazione con il Dipartimento di Fisica per la presentazione della diagnostica mediante Tomografia ad Emissione di Positroni, per la quale a IFC si deve l'introduzione nel nostro Paese della relativa tecnologia associata alla produzione in situ di radionuclidi per uso medico col supporto di un miniciclotrone (1985-6).
Il gruppo di Visualizzazione Scientifica dell'IFC ha messo a disposizione uno dei contributi più spettacolari, con alcuni video che illustrano il funzionamento di aspetti molecolari del metabolismo delle cellule, in particolare neuroni. Il metodo di visualizzazione 'fotorealista', è basato sulla trasformazione di elementi scientifici in effetti visivi, rendendo visibili concetti che non sono percepiti dai nostri sensi, quali il potenziale elettrostatico e quello lipofilico.
"Uomo virtuale”: la Fisica esplora il corpo
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