In occasione dell’apertura del Congresso di Congresso di Medicina Nucleare che si terrà a Rimini dall’11 al 13 aprile, sarà riproposto lo spettacolo “Curare o Prendersi Cura: Viaggio alla scoperta del rapporto medico paziente”, in replica dopo l’esordio avvenuto al teatro di Vecchiano, lo scorso 25 gennaio. Lo spettacolo è scritto, diretto ed interpretato da “Quelli dell’Atrio” (Assuero Giorgetti, Alessandro Pingitore, Paolo Marzullo, Dario Genovesi, Mirko Passera e Luca Serasini), alcuni ricercatori e tecnici dell'Istituto di Fisiologia Clinica del CNR e della Fondazione Toscana Gabriele Monasterio, con la partecipazione esterna di Paola Andreani, Valerio Marino, Francesco Cosci, Massimo Giannoni e Cecilia Porciello e con gli interventi musicali dal vivo di Gianluca Di Bella e Carmelo Coglitore.
Si tratta di un medicodramma comico in atto unico il cui tema è quello dell’evoluzione del rapporto medico paziente dagli albori della medicina ai giorni nostri, passando attraverso le tappe fondamentali del progresso scientifico fino ad arrivare alla moderna concezione della medicina 4P: prevenzione, predizione, partecipazione, personalizzazione.
In contrapposizione ad un approccio medico/paziente che potremmo definire tecnologico, prende sempre più piede la medicina umanistica i cui principi sono la comunicazione diretta tra medico e paziente, il rispetto reciproco, un’emotività condivisa, vale a dire la ricerca dell’empatia, con l’obiettivo di porre al centro del percorso clinico sanitario non solo la malattia ma soprattutto il paziente nella sua unicità. Diversi editoriali pubblicati su riviste scientifiche, anche recentemente, sottolineano l’utilità, anche ai fini di ottimizzazione dei percorsi terapeutici, di tenere conto della dimensione soggettiva, psicosociale, ed emotiva del paziente, dimensioni che non devono essere viste in contrapposizione al modello tecnologico-biomedico oggi dominante, ma da affiancare a quest’ultimo per riscoprire la dimensione umana del paziente Questo sottolinea il bisogno di fare un passo indietro perché il rapporto medico/paziente si riappropri di quella dimensione umana, parzialmente persa a favore della dimensione tecnologica.
Troverete il trailer al seguente indirizzo: http://www.cnrweb.tv/curare-o-prendersi-cura