Venerdì 25 gennaio, alle ore 11.30, il Laboratorio di Biomateriali e Medicina Rigenerativa presso l’Istituto di Fisiologia Clinica CNR, sede di Massa, verrà intitolato, come riconoscimento per il sostegno fornito all’acquisto di importanti strumenti scientifici e per il reclutamento di nuovi giovani ricercatori, al Dott. Vassili Fotis, pioniere nello studio delle modificazioni ossee.
La Medicina e la Chirurgia Rigenerativa è un nuovo settore multidisciplinare di ricerca traslazionale indirizzato prevalentemente alla prospettiva di riparare, sostituire e/o rigenerare cellule, tessuti e/o organi al fine di ripristinare alcune funzioni anatomiche, fisiologiche e biochimiche deteriorate per cause differenti, come ad es. malattie, traumi ed invecchiamento. Questo nuovo approccio metodologico e concettuale mira a stimolare e sostenere le capacità proprie di guarigione dell’organismo umano.
Le linee di ricerca del Laboratorio riguardano lo studio e la realizzazione di materiali bioattivi per la rigenerazione tissutale e per la somministrazione locale di farmaci e/o agenti bioattivi in ambito cardio-vascolare, osteo-articolare e dermatologico; con tecnologie avanzate (spray basata sull'inversione di fase, ”electrospinning”, stampa tridimensionale) si progettano e realizzano dispositivi polimerici, come ad esempio i “patch” per la rigenerazione cutanea; sviluppo di valvole cardiache polimeriche “sutureless” (riducibile/espandibile) che, sotto navigazione chirurgica e guida endoscopica, potranno essere applicate in modo mini-invasivo, efficace e veloce, con un manipolatore robotico in grado di raggiungere il sito di intervento. Il laboratorio di Medicina Rigenerativa potrà avvalersi di tecnologie all’avanguardia. Una stampante biologica 3D consentirà nuove realizzazioni utili in molteplici applicazioni di farmacologia, ingegneria dei tessuti, fisiologia degli organi, rigenerazione dei tessuti danneggiati, trapiantologia d’organo.
Inoltre, il Laboratorio si avvarrà anche di un microscopio elettronico a scansione (SEM) e di un microscopio a forza atomica (AFM) – strumenti che permetteranno di effettuare un’analisi qualitativa e quantitativa di nanofibre e nanoparticelle, valutandone le interazioni con elementi cellulari.
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