
Primo Tecnologo
Fisiopatologia Metabolica e Endocrina | Endocrinologia, Metabolismo e Immagini
Attività di Ricerca
La mia attività di ricerca è focalizzata sullo studio dei meccanismi fisiopatologici di patologie umane ad alto impatto sociale in modelli murini e sullo sviluppo di metodi per definire percorsi clinico-terapeutici personalizzati nelle patologie umane. Mi sono dedicata alla caratterizzazione di modelli murini nell’ambito delle neuroscienze e delle malattie cardiovascolari, metaboliche, degenerative ed oncologiche, utilizzando competenze di medicina veterinaria, imaging preclinico e istopatologia presso l’Istituto di Biostrutture e Bioimmagini (IBB, 2011-2020) e di Fisiologia Clinica (IFC, 2020 ad oggi) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), in collaborazione con le Università “Federico II” di Napoli e di Siena e con l’Istituto per lo Studio, la Prevenzione e la Rete Oncologica (ISPRO). Ho sviluppato competenze altamente specializzate in Ultrasuoni ad Alta Frequenza, imaging fotoacustico, microPET, microCT, DEXA, imaging di perfusione laser Doppler, imaging ottico e Risonanza Magnetica su modelli murini presso l’infrastruttura di ricerca del CEINGE “Clinica fenotipica del Topo: Diagnostica per Immagini” (2008-2011) e presso l’IBB CNR (2011-2020), durante il dottorato di ricerca in Imaging Molecolare ed attraverso corsi di formazione avanzata in Radiologia ed Ecografia veterinaria (l’Università di Napoli Federico II e di Perugia), corsi di imaging preclinico presso l’Università di Tubingen, Bruker BioSpin, PerkinElmer e Visualsonics. Ho acquisito competenze in anestesiologia, procedure microchirurgiche e cura del topo da laboratorio correlate alla sperimentazione preclinica e all’imaging. Mi sono occupata dello studio di metodi alternativi alla sperimentazione animale (l’Università di Napoli Federico II e di Genova) e dello studio di questioni etiche legate all’uso di animali nella ricerca, ricoprendo la posizione di esperto di imaging preclinico e referente 3Rs nell’Organismo Preposto al Benessere animale (OPBA) della Fondazione Toscana Life Sciences (FTLS) (2021 ad oggi). La figura professionale del medico veterinario è particolarmente qualificata per condurre ricerche biomediche nel campo della medicina comparata utilizzando modelli animali, promuovendo l’approccio “One Health, One Medicine” e la “cultura di cura e responsabilità”.
Collaborazioni
CNR (Istituto di Fisiologia Clinica, Pisa);
Istituto di biostrutture e bioimmagini, Napoli;
istituto di scienze chimiche e tecnologie “Giulio Natta”, Roma;
Istituto di Cristallografia, Roma);
Università di Siena, Dipartimento di Scienze della vita e di Medicina molecolare e dello sviluppo;
Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri;
Fondazione Toscana Life Sciences;
Istituto per lo Studio la Prevenzione e la Rete Oncologica (ISPRO);
Animal Welfare at Animal and Plant Health Agency, Department for Environment Food and Rural Affairs, Midlands, UK;
Ordine dei medici veterinari di Siena.
Special Issue
Translational preclinical Imaging: Tecniche, applicazioni e prospettive. | Journal of Imaging
Scadenza prorogata al 31 marzo 2026
Guest Editors:
- Sara Gargiulo dell’Istituto di Fisiologia Clinica, Cnr
- Sandra Albanese dell’Istituto di Biostrutture e Bioimmagini, Cnr
Questo Special Issue ha l’obiettivo di raccogliere una serie diversificata e complementare di articoli che mettano in evidenza il contributo dell’imaging preclinico nella ricerca traslazionale multidisciplinare. I temi trattati comprenderanno il miglioramento o l’innovazione metodologica negli studi su animali attraverso imaging a singola o multi-modalità.
L’imaging preclinico nei modelli animali di malattie umane è destinato a progredire rapidamente, grazie ai progressi nella strumentazione e nelle capacità tecnologiche, insieme alle conoscenze di medicina comparata e alla complessa interazione tra benessere animale e qualità della scienza. Le tecniche di imaging preclinico comparabili a quelle cliniche possono favorire la traduzione dei risultati dai modelli animali all’uomo secondo i principi delle 3R. La validazione di metodologie di imaging preclinico non invasive consente di ottenere informazioni sui meccanismi e sulla progressione delle malattie, nonché sulle risposte terapeutiche, aumentando la quantità e la validità statistica dei dati e riducendo il numero di animali utilizzati e la variabilità sperimentale.
Ottimizzare i metodi di imaging preclinico ed evitare i bias sperimentali legati alla cura e all’uso degli animali rappresentano sfide urgenti e spesso sottovalutate per ottenere risultati affidabili e riproducibili, il cui mancato superamento limita l’impatto potenziale dei dati preclinici nel processo traslazionale verso la clinica.
Tutte le informazioni qui:
https://www.mdpi.com/journal/jimaging/special_issues/E7YBC12170
