Sabato 18 Novembre si è tenuta, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la celebrazione del Centenario della fondazione del Consiglio nazionale delle ricerche CNR, voluto nel 1923 da Vito Volterra, primo presidente di tale ente e grande fisico e matematico italiano. Alla fine della cerimonia si è svolta la premiazione del concorso Premio Nazionale CNR per la Citizen Science - Biblioteca Guglielmo Marconi per la rete scientifica dell'Ente.
Il premio è stato conferito alla ricercatrice Silvia Merlino, dell'Istituto di Scienze Marine, sede di Lerici, per l'iniziativa "SeaCleaner", centrata sul problema dell'impatto antropogenico nell'ambiente marino, e caratterizzata per le modalità di coinvolgimento delle comunità locali, in particolare dei giovani in età scolare, in vere attività di ricerca.
All’iniziativa premiata, hanno contribuito altri Istituti dell’Area della Ricerca del Cnr di Pisa, tra cui l’Istituto di Fisiologia Clinica, grazie alla collaborazione di Silvia Merlino e Marco Paterni (Cnr-Ifc) per il monitoraggio ambientale da drone in aree protette come le spiagge del Parco di San Rossore e lo studio delle rotte dei rifiuti nel mare.
Il progetto affronta il problema dell’impatto antropogenico rappresentato dai rifiuti, soprattutto di matrice polimerica, sull’ambiente marino, uno dei problemi ambientali emergenti degli ultimi decenni, specialmente nelle aree costiere isolate o protette, coinvolgendo il più possibile la comunità locale, rappresentata da scuole, associazioni e ricercatori. In questo modo, sarà possibile ottenere informazioni sulla presenza, distribuzione, quantità, tipologia impatto dei rifiuti antropogenici in ambiente marino, e allo stesso tempo veicolare informazioni e sensibilizzare i partecipanti al programma di monitoraggio e/o attività connesse.
Obiettivo specifico è quello di mettere a punto dei protocolli standardizzati e confrontabili con quelli già esistenti per raccogliere dati, attraverso monitoraggi dedicati alla classificazione e alla quantificazione dei rifiuti accumulati presso le aree costiere, e allo studio delle dinamiche di accumulo: i protocolli vanno da quelli “manuali”, più comuni, in spiaggia, a quelli attuabili per mezzo di tecnologie innovative, come quella dei droni aerei, oppure a quelli per la raccolta di materiale sui fondali marini, sia con le bombole che, in zona costiera, in apnea, coinvolgendo associazioni, studenti e insegnanti nei monitoraggi, così come nella realizzazione o adattamento dei protocolli stessi, o in quella del post processing dei dati.
Il progetto è stato avviato nel 2013 come esperienza/proposta di “alternanza scuola lavoro” / PCTO, coinvolgendo negli anni scuole da Liguria, Toscana, Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte. Partner di SeaCleaner, fin dai primi anni, è INGV; e numerose attività vedono il coinvolgimento di altri Istituti del Cnr (Cnr-Ifc, Cnr-Ipcf, Cnr-Iccom, Cnr-Ibe) - che nel 2018 hanno dato vita al gruppo WOW (Win on Waste), dell’Università di Pisa e di Parma, l’Istituto Zooprofilattico, l'ENEA, oltre che associazioni quali Legambiente, Marevivo, Shibumi, Luna-sul-mare, Spazzapnea, Lipu, nonchè della Polizia di stato con il gruppo sommozzatori CNeS e gruppo CR interdipartimentale W.O.W (Win On Waste). Nel 2023 SeaCleaner è diventato membro della neonata Associazione Citizen Science Italia.